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La scomparsa delle api in Marocco: un disastro ecologico in atto

14 Apr , 2023 Api News

La scomparsa delle api in Marocco: un disastro ecologico in atto

Il silenzio preoccupante dell’apiario di Inzerki

Nella regione sudoccidentale del Marocco, l’iconico apiario di Inzerki è avvolto in un silenzio inquietante, segno di un disastro ecologico in corso causato dalla scomparsa delle colonie di api.

Gli esperti attribuiscono il declino su scala nazionale alla siccità estrema e ai cambiamenti climatici.

L’impatto sulla tradizione dell’apicoltura e sulle famiglie locali

L’apicoltore Brahim Chatoui, seguendo la tradizione familiare, ha posizionato i suoi 90 alveari (di cui 40 persi in meno di due mesi) nell’apiario di Inzerki, situato nella riserva della biosfera dell’arganeto, una delle più ricche del paese.

Tuttavia, alcune famiglie hanno abbandonato l’apicoltura a causa della mancanza di risorse.

Un fenomeno che colpisce l’intero Marocco

Il sito di Inzerki, considerato “il più antico e più grande apiario collettivo tradizionale al mondo” risalente al 1850, non è l’unico ad essere colpito dal declino delle api.

Anche altre regioni del Marocco ne risentono, con perdite considerevoli.

Solo nella regione centrale di Béni Mellal-Khénifra, si stima che circa 100.000 alveari siano scomparsi dall’agosto precedente, come riferito da Mohamed Choudani dell’Unione degli apicoltori del Marocco (Uam).

L’indagine governativa e le possibili cause

Di fronte all’entità della scomparsa delle api, il governo marocchino ha stanziato oltre 12 milioni di euro per gli agricoltori, sebbene i fondi non siano ancora stati erogati.

Le autorità hanno avviato un’ampia indagine sulla catastrofe, con l’Ufficio nazionale per la sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari (Onssa) che esclude l’ipotesi di malattie e suggerisce un legame con i cambiamenti climatici.

La peggiore siccità degli ultimi 40 anni

Antonin Adam, ricercatore in apidologia, attribuisce il fenomeno alla peggiore siccità degli ultimi quarant’anni, che potrebbe essere amplificata dalla vulnerabilità delle api alle malattie, dalla transumanza, dalle pratiche agricole intensive e dall’obiettivo del Marocco di aumentare la produzione di miele.

Negli ultimi dieci anni, la produzione di miele è aumentata del 69%, passando da 4.700 tonnellate nel 2009 a 8.000 tonnellate nel 2019, con un fatturato di oltre 101 milioni di euro.

La resilienza degli apicoltori e la tutela del patrimonio

Nonostante la situazione critica, l’apicoltore Chatoui e altri residenti locali hanno creato un’associazione per proteggere l’apiario di Inzerki e preservare il patrimonio del Marocco.

Lottano per ottenere il riconoscimento dell’apiario come patrimonio nazionale e piantano erbe aromatiche per contrastare l’aridità del terreno.

La speranza per un futuro migliore per l’apiario e le api

Oggi, Chatoui e gli altri membri dell’associazione lavorano instancabilmente per restaurare l’apiario e garantire la sopravvivenza delle api in attesa di tempi migliori.

L’obiettivo principale non è tanto la produzione di miele, quanto la protezione dell’apiario e la conservazione delle api stesse.

“È importante preservare questo patrimonio eccezionale”, afferma Hassan Benalayat, ricercatore di geografia umana, sottolineando l’importanza di salvaguardare la tradizione dell’apicoltura e l’ecosistema circostante.

In passato, circa 80 famiglie si occupavano dell’apicoltura nell’apiario di Inzerki, mentre oggi sono rimaste solo una ventina.

L’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici e le sfide ambientali

La scomparsa delle api in Marocco mette in evidenza l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici e le sfide ambientali che minacciano non solo le api, ma anche l’intero ecosistema e le comunità locali che dipendono da queste risorse naturali.

Solo attraverso la collaborazione tra apicoltori, ricercatori, autorità e comunità locali, si potrà trovare una soluzione per affrontare la crisi e garantire un futuro sostenibile per l’apicoltura e l’ambiente circostante.

La collaborazione tra tutti gli attori coinvolti

Per garantire un futuro sostenibile per l’apicoltura e l’ambiente circostante, è fondamentale che tutti gli attori coinvolti lavorino insieme.

Questa collaborazione deve includere apicoltori, ricercatori, autorità governative, organizzazioni ambientali e comunità locali.

Promuovere la ricerca e l’innovazione

È importante investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e metodi per affrontare le sfide ambientali e proteggere le api.

Questo può includere il monitoraggio delle popolazioni di api, lo sviluppo di pratiche agricole sostenibili e la promozione dell’uso di prodotti fitosanitari a basso impatto ambientale.

Educazione e sensibilizzazione del pubblico

Educare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle api e dei loro impatti sull’ecosistema e l’economia è fondamentale per promuovere il supporto alle iniziative di conservazione e protezione. Inoltre, incoraggiare le comunità locali a partecipare attivamente alle iniziative di conservazione e protezione dell’ambiente può portare a un cambiamento positivo a livello locale.

Implementazione di politiche e regolamentazioni adeguate

Le autorità governative devono implementare politiche e regolamentazioni che promuovano la conservazione delle api e la sostenibilità ambientale.

Queste politiche potrebbero includere incentivi per l’adozione di pratiche agricole sostenibili, restrizioni sull’uso di pesticidi dannosi e sostegno finanziario per gli apicoltori colpiti dalla scomparsa delle api.

Cooperazione internazionale

La cooperazione internazionale è fondamentale per affrontare i problemi globali come i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.

Attraverso la condivisione di conoscenze, risorse e tecnologie, i paesi possono lavorare insieme per proteggere le api e garantire un futuro sostenibile per l’apicoltura e l’ambiente circostante.

In conclusione, per garantire un futuro sostenibile per l’apicoltura e l’ambiente, è necessario un approccio olistico e cooperativo che coinvolga tutti gli attori interessati.

Solo attraverso la collaborazione, la ricerca, l’educazione e l’implementazione di politiche adeguate, si potrà affrontare la crisi delle api e proteggere il prezioso patrimonio dell’apicoltura e dell’ecosistema che ne dipende.

Articolo liberamente tratto dall’ agenzia di stampa francese Afp.

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