Smielatori Smelatori

Smielatori radiali e tangenziali, motorizzati e manuali usati sia  dall'Apicoltore Professionista che Hobbista

Smielatore “Lega Italy” e “Quarti” manuali e motorizzati | Offerta qualità e convenienza Lega e Quarti Apicoltura

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La Storia dello Smielatore in Apicoltura: Dal Manuale all’Automazione

L’apicoltura, l’antica pratica di allevamento delle api per il miele, è una tradizione millenaria che risale alla preistoria. Il miele, considerato un alimento prezioso e medicinale, ha reso la sua produzione un mestiere importante attraverso le ere. Uno degli strumenti essenziali per l’estrazione del miele dal favo d’api è lo smielatore, la cui storia è affascinante quanto l’apicoltura stessa.

Gli Albori dello Smielatore

Prima dello sviluppo dello smielatore, l’estrazione del miele dai favi era un processo manuale e distruttivo. Gli apicoltori rompevano i favi, spremevano il miele e poi lo filtravano per rimuovere cera e detriti. 

Questo processo distruggeva il favo, costringendo le api a ricostruirlo e rallentando la produzione di miele.

L’Invenzione dello Smielatore

Lo smielatore, come lo conosciamo oggi, fu inventato nel 1865 da Franz von Hruschka, un ufficiale dell’esercito e apicoltore dilettante nato a Vienna. Von Hruschka realizzò che, applicando una forza centrifuga al favo, il miele poteva essere estratto senza distruggere la cera. 

Costruì un dispositivo a manovella che teneva i favi in una gabbia rotante, permettendo al miele di essere lanciato fuori dai favi per effetto della forza centrifuga.

L’invenzione di von Hruschka rivoluzionò l’industria apistica. 

La possibilità di riutilizzare i favi permise alle api di produrre miele più velocemente, aumentando la produzione e rendendo l’apicoltura più sostenibile.

Evoluzione e Automazione dello Smielatore

Dalla sua invenzione, lo smielatore ha visto numerosi sviluppi e miglioramenti. I primi modelli erano interamente manuali, richiedendo un notevole sforzo fisico per far ruotare la gabbia. Nel corso del tempo, gli smielatori manuali furono sostituiti da modelli motorizzati, che utilizzavano l’elettricità per azionare la gabbia centrifuga.

Gli smielatori moderni possono gestire favi di varie dimensioni e sono dotati di sistemi di filtraggio incorporati per separare il miele dalla cera e dai detriti. Alcuni modelli sono completamente automatizzati, in grado di caricare e scaricare i favi, estrarre il miele e filtrarlo senza necessità di intervento umano.

Inoltre, l’innovazione continua anche nel XXI secolo, con la creazione di nuovi modelli di smielatori che sfruttano la tecnologia digitale e i sensori per ottimizzare l’estrazione del miele.

Conclusioni 

La storia dello smielatore è un riflesso della storia dell’apicoltura e dell’innovazione tecnologica. Da un semplice strumento a manovella fino a sofisticati sistemi automatizzati, lo smielatore ha rivoluzionato la produzione di miele, rendendo possibile un’apicoltura più produttiva e sostenibile. L’innovazione continua nel settore, con tecnologie avanzate che promettono di migliorare ulteriormente l’efficienza dell’estrazione del miele.

Oggi, lo smielatore rimane una componente fondamentale dell’apicoltura, un tributo all’ingegno di Franz von Hruschka e alla sua invenzione rivoluzionaria. Mentre l’apicoltura continua a evolversi in risposta alle sfide ambientali e di mercato, lo smielatore continuerà a svolgere un ruolo centrale in questo antico e prezioso mestiere.